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La Dote della Sposa

dote lei La dote della sposa è una tradizione antica che ha radici profonde nella cultura matrimoniale. Essa consiste in un insieme di beni, oggetti e risorse che la sposa porta con sé nel suo nuovo nucleo familiare dopo il matrimonio. Sebbene la pratica della dote abbia subito delle evoluzioni nel corso dei secoli, è ancora presente in diverse parti del mondo, pur assumendo forme e significati diversi a seconda delle culture e delle tradizioni locali.

La dote può comprendere una vasta gamma di elementi, come denaro, gioielli, proprietà terriere, mobili, tessuti, bestiame o oggetti personali preziosi. La sua finalità tradizionale è quella di fornire un sostegno economico alla giovane coppia, consentendo loro di stabilirsi e costruire una nuova famiglia. In molti casi, la dote viene consegnata alla famiglia dello sposo come segno di rispetto e gratitudine per aver accolto la sposa nel loro ambiente domestico.

Tuttavia, è importante sottolineare che l'interpretazione e l'applicazione della dote variano notevolmente da una cultura all'altra. In alcune società, la dote è vista come una forma di sicurezza finanziaria per la sposa, mentre in altre può essere considerata un segno di status sociale o un simbolo di prestigio. Allo stesso tempo, in molte realtà moderne, la dote è stata trasformata in una forma di contributo finanziario o materiale più equilibrata tra entrambi gli sposi, riflettendo i cambiamenti nella società e nell'uguaglianza di genere.

Va sottolineato che la pratica della dote è stata oggetto di critiche e dibattiti, poiché in certi contesti può portare a disuguaglianze di genere, sfruttamento economico o pressioni sociali. È importante promuovere una riflessione critica sulla dote e favorire un approccio equo e rispettoso dei diritti umani all'interno delle dinamiche matrimoniali.

La dote della sposa è una tradizione che ha radici storiche e culturali profonde. Sebbene la sua pratica e il suo significato varino da una società all'altra, è importante comprenderne il contesto e promuovere l'uguaglianza di genere, la dignità umana e il rispetto reciproco all'interno delle relazioni matrimoniali.

(Tratto dal libro "Il Galateo del Matrimonio" di Ilaria Petrovic)

"La dote di lei si prevedeva un magnifico baule di legno, possibilmente lavorato, sostituito in certe regioni da una caratteristica cassapanca, contenente biancheria personale e della casa: lenzuola in pesante lino, pazientemente cifrate dalla mano della ragazza o da qualche più esperta ricamatrice, tovaglie candide e ampissime, decorate dal gioco del bianco su bianco in prezioso bisso di fiandra, o in lino con intarsi o ricami, tovaglioli orlati a mano e impreziositi dall'iniziale di lei sapientemente intrecciata, eventualmente, a quella di lui: e poi canovacci, tovagliette da cucina, coperte, copriletto, tendaggi, salviette in semplice cotone e, più ricercate, in fiandra dalla frangiature preziose.

Alla sola idea dello spazio, e della manutenzione attenta che una simile quantità di tessuti potrebbe richiedere, le giovani inesperte spose di oggi vengono colte da ansia indescrivibili; con tale quantità di stoffa potrebbero ritappezzare l'intero miniappartamento, faticosamente trovato libero nell'affollata città, ma certamente non avranno armadi abbastanza capienti per raccogliere, senza sciuparla, tale preziosa e tradizionale biancheria, nè avranno il tempo di lavare a mano certe salviette che, introdotte nella lavatrice, mostreranno, alla fine del lavaggio, povere frangette miseramente avvinghiate e strappavate.

Evitare quindi un sovraccarico di tovaglie e lenzuola è fondamentale; è bene che la sposa abbia 4 o 5 paia di lenzuola, ma non di più, poichè potrà sicuramente acquistarne altre; potrà scegliere quelle più nuove che ogni anno il mercato è capace di inventare, le preziose e poco pratiche saranno un caro ricordo, ma saranno ancora più apprezzate se il loro numero non sarà eccessivo, ingombrando lo spazio disponibile. Analogo il criterio di scelta delle tovaglie; 3 0 4 tovaglie eleganti e importanti sono indispensabili, ma al resto potrà provvedere, secondo i gusti e le esigenze del momento, la futura signora. Idem dicasi per le tovaglie da cucina: qualche tovaglietta colorata è bene che ci sia fin dall'inizio, ma, specialmente nel caso di spose casalinghe, non è il caso di privarle del piacere di scegliersi una tovaglietta nuova, quando ne avrà voglia e ne veda di graziose senza sentirsi colpevole pensando a tutte quelle che ha già.

Il guardaroba personale di lei, e perché no, quello di lui, vanno forniti abbondantemente di biancheria intima e da camera, qualche tailleur elegante e adatto alle differenti stagioni per lei, abiti analoghi per lui; camicette per tutti e due, pullover e golfini a seconda dello stile abituale; tutti questi sono elementi indispensabili di cui ciascuno normalmente dispone già prima del matrimonio: se sarà possibile fornire qualche nuovo capo del genere la cosa farà certo piacere agli sposi, ma non è necessario farne un dramma, nè è indispensabile rifare l'intero guardaroba alla ragazza che si sposa: due nuovi tailleur, qualche camicetta accompagnata da qualche golfino e alcuni abiti saranno certamente sufficienti se aggiunti a ciò che la ragazza fino al giorno prima ha indossato."

..parole di un altro tempo!

 

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